Tour de France 2024, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2024.

  • Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): Dopo lo smacco subito a Le Lioran, che comunque gli era costato più moralmente che concretamente, reagisce con grande determinazione e si inventa la tattica che spariglia le carte. Ben supportato da una squadra ampiamente all’altezza delle aspettative, dirige e finalizza con grande maestria riuscendo alla fine ad assestare un colpo importante al rivale, che ora si ritrova a quasi due minuti in classifica.
  • Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step): Ancora una buona prova per il belga che si conferma il numero tre di questa edizione della Grande Boucle grazie ad una salita ben gestita, senza voler strafare. Consapevole di non essere (ancora?) al livello dei primi due, il belga fa la sua corsa pensando soprattutto agli altri, pur senza esitare a gettarsi nella mischia e alla fine rafforza notevolmente un podio finale che gli sorride sempre più.
  • Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers): Brucia qualche cartuccia per provare a seguire Vingegaard al momento della reazione allo scatto di Pogacar, ma capisce presto che quel ritmo è troppo alto per lui e si lascia sfilare, preferendo gestirsi. Forse con meno foga avrebbe potuto concludere anche un poco più avanti, ma la sua prova gli consente di guadagnare su tutti i rivali diretti, in particolare Joao Almeida, al quale si avvicina per contendergli la quarta posizione. Il distacco dal podio sembra troppo alto, ma è quella che ti consente di farti trovare pronto se davanti hanno qualche problema…
  • Jonas Vingegaard (Visma|Lease a Bike): A pesare nel bilancio di questa tappa non è tanto la sconfitta, che poteva benissimo arrivare, ma il modo, con in particolare il calo nel finale che sicuramente non permette di dormire sonni troppo tranquilli. Se il mantra rimane quell’abbiamo un piano che non si può dire non abbia funzionato lo scorso anno, difficilmente oggi passava dal perdere 39 in secondi in 5 chilometri di salita (diventati 43 con gli abbuoni). Il distacco, come dimostrato lo scorso anno, è ancora ampiamente colmabile, ma serve riuscire a crescere ancora (e non sarà semplice in ogni caso anche considerando la grande squadra del rivale).
  • Egan Bernal (Ineos Grenadiers): Se la maggior parte degli uomini che lottano per una top10 oggi arrivano sostanzialmente assieme, a mancare è proprio lui, che oggi perde più di quattro minuti e probabilmente deve dire addio alle sue ambizioni di classifica. Non era quello l’obiettivo primario, ma se la gamba continua a girare così sembra anche difficile possa essere realmente di supporto al suo capitano Carlos Rodriguez.
  • Lanciatore di patatine: Ai tifosi strambi ed eccentrici siamo abituati e fanno anche piacere, mostrando la grande varietà e inventiva degli appassionati di ciclismo. Ma chi ama davvero questo sport non si mette di certo a fare gesti di questo tipo, che mettono quantomeno infastidiscono (se non mettere anche in pericolo) i corridori.
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